Alfa Idrossiacidi: Istruzioni per l'uso e Guida agli esfolianti chimici

Se prima l'utilizzo degli alfa-idrossiacidi era relegato alle cabine delle estetiste e agli studi dermatologici, negli ultimi anni si è sempre più diffuso: da una parte i prezzi piuttosto accessibili, dall'altra concentrazioni che difficilmente avrebbero permesso a qualcuno di far danni, hanno reso molto più disponibili creme schiarenti e prodotti antiage con quel tocco in più, di cui tanti prima ignoravano l'esistenza. Personalmente mi sono avvicinata all'acido glicolico con molta diffidenza, avendo una pelle davvero capricciosa, ma anche piuttosto sensibile: pertanto oggi, ripensando alle mie perplessità, ho deciso di scrivere un vademecum per chi si trova ora nella stessa situazione in cui ero io prima di fare chiarezza.


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Gli alfa idrossiacidi (AHA) sono sostanze che derivano infatti dalla frutta (acido malico, tartarico, citrico), dalle mandorle (acido mandelico), ma di certo il più piccolo e più noto membro di questa famiglia è quello derivato dalla canna da zucchero, l'acido glicolico. Questi, naturali o sintetici che siano, sono molto indicati per le pelli grasse, impure e asfittiche, ma anche per quelli mature, in quanto hanno la peculiarità di promuovere il rinnovamento dell'epidermide e al contempo stimolare la produzione di collagene a livello del derma, lo strato più profondo della cute: è infatti in questo strato che termina la vascolarizzazione del nostro organo più esteso, e da qui si ha la diffusione dei metaboliti necessari alle cellule epiteliali dell'epidermide.
  • Nel caso delle pelli grasse o asfittiche, questi acidi permettono una migliore seboregolazione, giacché tendono a seccare la pelle, e una più facile espulsione del sebo in eccesso, che pertanto difficilmente porterà alla formazione di foruncoli e comedoni. Tuttavia, se non correttamente bilanciato, un trattamento così aggressivo causa un effetto rebound che aumenta la produzione di sebo da parte della pelle.
  • Nel caso delle pelli secche e mature, questi acidi favoriscono il ricambio e il rinnovamento cellulare, donando all'epidermide un aspetto più uniforme, levigato e luminoso, ma anche in questo caso è necessario bilanciare il trattamento con creme profondamente idratanti, che ristabiliscano l'equilibrio idrolipidico.
L'acido glicolico, come dicevo, è il più piccolo degli AHA: esso pertanto riesce a penetrare negli spazi tra le cellule cornee dell'epidermide, allentando i legami che le uniscono (azione cheratolitica), e raggiungendo il derma. In questo modo, esso riesce sia a svolgere un'azione di esfoliante chimico, poiché rende più semplice la rimozione delle cellule "morte", sia di stimolante della produzione di collagene ed elastina a livello dermico. Se quindi da un lato l'epidermide si assottiglia, il volume totale della cute aumenta, conferendo alla pelle un aspetto generale più pieno, rimpolpato, luminoso e omogeneo.

I trattamenti in commercio a disposizione per la vendita al pubblico contengono generalmente una concentrazione massima di acido glicolico pari al 12%, tuttavia quelli a disposizione del personale estetico e medico contengono concentrazioni molto più alte, e non possono essere acquistate se non dietro prescrizione medica. Non lanciatevi nell'utilizzo di questi prodotti senza le adeguate competenze, gli effetti collaterali possono non solo essere fastidiosi sul momento, ma anche avere sgradevoli ripercussioni come la rottura dei capillari.

Come approcciarsi quindi ai prodotti contenenti AHA? Ovviamente ciascun marchio è a sé, e generalmente le istruzioni sono riportate sulle confezioni, ma ci sono delle regole basilari da tenere a mente.
- Evitare di utilizzarlo se si ha una pelle sensibile o problematica, se soffrite di molte allergie, forme molto intense di dermatite, couperose e altre patologie, per le quali è sempre meglio chiedere consiglio al medico.
- Bisogna cominciare il trattamento preparando la pelle: esistono in commercio numerosi detergenti e tonici atti a completare una skincare routine che preveda l'utilizzo di creme all'acido glicolico, ma anche creme stesse con concentrazioni di AHA tra il 2 e il 5%. Queste sono fondamentali per escludere eventuali reazioni avverse e poter passare a concentrazioni più elevate (10%-15%): è altresì importante ricordare che le percentuali di AHA "si sommano", per cui mettere una crema con glicolico al 12% dopo un tonico con glicolico al 3% è come mettere una crema con glicolico al 15%. Vanno inoltre evitati prodotti astringenti, che andando a chiudere i pori limitano l'assorbimento di ciò che si applica dopo.
- Un trattamento con prodotti a base di AHA è un ciclo, bisogna usarli con regolarità per almeno un mese: l'ideale è alternare due mesi di trattamento a due settimane di pausa. Questo perché l'acido glicolico può ridurre i tempi necessari al turnover cellulare  da 30 a 7 giorni, per cui rispettare le pause è parte integrante del ciclo stesso.
- L'azione cheratolitica ha effetto fotosensibilizzante, quindi prodotti simili vanno utilizzati quando l'azione dei raggi UV è meno intensa, ovvero d'inverno e di sera: il momento ideale è tra ottobre e aprile. Onde evitare reazioni e interferenze è meglio completare la skincare routine con prodotti delicati e senza profumo. 

FAQ (Frequently Asked Questions):

  • Quanto è normale avvertire bruciore, rossore, pizzicore? L'acido glicolico provoca sovente un leggero fastidio iniziale, specialmente se applicato su una pelle che non ha mai subìto trattamenti di esfoliazione chimica, tuttavia se la reazione è ingente e persistente non è un buon segno: le conseguenze potrebbero essere anche gravi, dall'eruzione cutanea alle microabrasioni, nonché alla rottura dei capillari. Ricordando che è sconsigliato alle pelli sensibili, reattive o con problemi di couperose, è opportuno valutarne l'utilizzo caso per caso, tenendo in considerazione alternative più delicate seppur meno rapide, come l'acido mandelico.
  • Devo utilizzare una protezione solare? Si tratta di uno step imprescindibile, anche se applicate la crema di sera o al mattino sotto il makeup. Trattamenti esfolianti protratti nel tempo assottigliano e sensibilizzano l'epidermide, che va protetta con prodotti con spf da 30 a 50 a seconda del vostro fototipo e stile di vita: vi raccomando di non saltare questo passaggio, il rischio è che possano manifestarsi delle indesiderate macchie da iperpigmentazione che è praticamente impossibile far sparire. Alcuni AHA, come l'acido mandelico, sono più delicati e possono essere utilizzati anche durante l'estate, ma vanno sempre abbinati ad un spf altissimo e in tutta onestà, per il principio di precauzione, io sconsiglio di utilizzarli nei periodi in cui ci si espone al sole: in ogni caso, per quanto riguarda l'acido glicolico, evitate nella maniera più assoluta l'esposizione diretta ai raggi solari e non dimenticate mai la crema solare o un fondotinta con spf.
  • Cosa posso utilizzare durante la pausa estiva? Sebbene resti ben ferma la necessità di essere molto cauti nell'utilizzo di questi prodotti, in estate si può continuare a trattare la pelle con bava di lumaca pura al 100%, prodotti contenenti lievi quantità di acidi della frutta o vitamina C, e affiancarli ad esfolianti meccanici come scrub, guanti o apparecchiature come il Clarisonic.
  • La comparsa di brufoli e punti neri indica che non è adatto alla mia pelle? Un po' come accade quando si comincia ad utilizzare dispositivi per la pulizia profonda, che esfoliano la pelle in maniera meccanica, si può avere un effetto rebound che determina la comparsa di brufoli e punti neri. Questo non vuol dire che il prodotto sia comedogeno, bensì è una normale conseguenza del fatto che eliminando gli strati più superficiali vengano alla luce le impurità più profonde. Se questa è l'unica conseguenza (e quindi non si tratta di una reazione avversa) vi consiglio di non interrompere il trattamento, altrimenti avrete vanificato tutti i vostri sforzi: dopo un paio di settimane registrerete un sensibile miglioramento delle condizioni della vostra pelle, guadagnando la luminosità promessa.
  • Posso continuare ad utilizzare scrub, dispositivi di pulizia come il Clarisonic/Foreo Luna, Konjac Sponge, guanti e quant'altro? Dipende molto dal tipo di pelle, dalla frequenza con cui li si usa, dalla percentuale di acido presente nei prodotti che utilizzate. Esfoliazione chimica e meccanica hanno lo stesso fine, quindi è inutile stressare la pelle sottoponendola in maniera aggressiva allo stesso trattamento più e più volte, tuttavia se lo ritenete opportuno potete continuare ad utilizzare tutti questi prodotti, ma riducendo drasticamente la frequenza
  • Questo discorso vale per tutti gli AHA? Come dicevo già all'inizio, gli AHA come l'acido malico, cogico, mandelico, lattico, e molti altri membri della famiglia hanno un peso molecolare più alto di quello dell'acido glicolico, e quindi penetrano meno in profondità: sono pertanto più delicati, ma per contro richiedono cicli più lunghi per determinare lo stesso effetto del glicolico.
  • Esistono altre molecole che abbiano azione simile? In commercio si trovano crema a base di retinoidi come il retinolo (Vitamina A): queste hanno un'azione potentissima, io stessa le utilizzo, tuttavia necessitano di una prescrizione medica imprescindibile. Infatti, i retinoidi sono sostanze teratogene, per cui non possono essere assolutamente utilizzate dalle donne in gravidanza o che ne cercano una. Inoltre, l'effetto esfoliante è molto più intenso e aggressivo, e ad esso consegue un'estrema secchezza della pelle, che va opportunamente trattata. Altre sostanze utili in questo senso sono l'acido salicilico, ideale per le pelli tendenti alla formazione di comedoni, e i PHA (poli-idrossi-acidi) come il gluconolattone e l'acido lattobionico, che possono essere usati anche in estate e su pelli sensibili/reattive: avendo a loro volta un peso molecolare più alto, queste sostanze esplicano la propria funzione permettendo una migliore idratazione della pelle, piuttosto che un'intensa esfoliazione chimica.
  • Posso fare delle maschere coadiuvanti/alternative? Esistono in commercio numerose maschere con concentrazioni elevate di acido glicolico, che però vanno fatte molto raramente: è importantissimo rispettare i tempi di posa, tenere una maschera per 10 minuti invece che 5 non significa potenziarne l'effetto, ma solo sottoporre a uno stress eccessivo la vostra pelle. Per quanto riguarda il fai da te, hanno azione schiarente la chiacchieratissima maschera all'aspirina e la maschera alle fragole (dalle quali si estrae appunto l'acido malico), di cui trovate le ricette in giro sul web, ma personalmente non mi ci sono mai cimentata e non so se e quanto possano essere efficaci.
Bene ragazze, questo è quanto! Spero che tutto ciò possa esservi d'aiuto, e che la vostra esperienza con l'acido glicolico sia delle migliori. Alla prossima!

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DISCLAIMER:
Questi prodotti mi sono stati gentilmente inviati dall'azienda, al fine di provarli e recensirli, e questo post è frutto della mia esperienza personale: non ho percepito alcuna retribuzione per la stesura di questo articolo, che riflette la mia personale opinione.

8 commenti

  1. Post molto interessante !
    Ti seguo anche io con piacere cara <3

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  2. Molto interessante questo post!
    Non ho mai usato prodotti con gli AHA, ma vale comunque la pena conoscerle queste cose! :)
    Baci!
    S
    https://s-fashion-avenue.blogspot.it

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  3. Interesting post dear! thanks for sharing xx

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  4. Post molto interessante! Grazie per essere passata da me, ti seguo anche io 😉

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  5. accidenti, un post davvero interessante ed istruttivo, complimentissimi!! Io non mi ci sono ancora avvicinata ai prodotti all'acido glicolico per varie erplessità che avevo, ma adesso sono tutte state ampliamente dibattute quì , ho le idee decisamente più chiare!

    http://achiuu.blogspot.it/

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  6. Post completo e molto interessante. Ormai sono circa un paio di anni che uso gli alfaidrossiacidi e mi trovo bene, direi meglio che con altri tipi di esfolianti.

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  7. Molto interessante! Non se ne parla molto ,grazie per le delucidazioni.
    Mi sono iscritta al tuo blog,spero ricambierai :)
    https://goldbeautyyy.blogspot.it/

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  8. Ottimo articolo, decisamente chiarificatore. Mi hanno sempre incuriosita le creme con acido glicolico, ma proprio per via della presenza dell'acido sono stata sempre restia a provarle perché non ne conoscevo le peculiarità.
    Ora mi è tutto più chiaro :D
    Un bacione

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